Il cosiddetto “cattivo odore” della discarica proviene dai percolati ma soprattutto dai biogas generati da naturali processi di degradazione e decomposizione dei rifiuti.

La decomposizione dei rifiuti in discarica avviene attraverso diversi processi che presentano aspetti vari e complessi sui quali non ci soffermeremo. Ricordiamo soltanto che la letteratura tecnica riporta un fattore interessante, ovvero che il processo di biogassificazione in discarica, una volta avviato, si mostra per parecchi anni: oltre 30 anni.

Di fatto esistono vari tipi di “biogas” poiché i componenti che lo costituiscono presentano incidenze volumetriche variabili.

I principali macro-componenti del biogas sono costituiti da metano (CH4) ed anidride carbonica (CO2), entrambi importanti GHG che contribuiscono all’intensificazione dell’effetto serra.

In particolare, l’emissione in atmosfera di metano CH4 è caratterizzata da un Global Warming Potential (GWP) pari a:

  • 27,9 volte quello dell’anidride carbonica CO2 su un orizzonte temporale di 100 anni
  • 81,2 volte quello dell’anidride carbonica CO2 su un orizzonte temporale di 20 anni

così come riportato nel sesto ed ultimo rapporto di valutazione dell’IPPC emesso il 9 agosto 2021 e denominato AR6.

Esistono poi un certo numero di micro-componenti (H2O, H2S, NH3, CO, ecc.) che, seppur con incidenze minori, forniscono al biogas particolari caratteristiche come ad esempio l’odore.  Quali sono, dunque, i microcomponenti odorigeni del biogas?

Questo dipende da molti fattori concomitanti che concorrono nella degradazione e decomposizione dei rifiuti (es. la composizione chimica e merceologica del rifiuto, la disposizione e l’adiacenza nonché l’anisotropia d’abbancamento, la temperatura, la presenza o meno di ossigeno e di umidità, la pressione, ecc.). Tra i microcomponenti odorigeni più rilevanti si annoverano:

  • l’H2S detto anche acido solfidrico
  • le aldeidi ed in particolare la formaldeide CH2O
  • l’ammoniaca NH4
  • gli alcani come il pentano C5H12 e l’esano C6H14
  • gli alcheni
  • i cicloalcani ed i cicloalcheni
  • gli idrocarburi aromatici
  • le ammine
  • i composti alogenati
  • i composti organosolforati
  • gli alcoli
  • gli esteri
  • ecc…

Le emissioni odorigene sgradevoli che provengono dalle attività di gestione dei rifiuti in sito di discarica rappresentano una situazione difficoltosa che coinvolge molte persone e che ha una notevole ricaduta sulla qualità della vita dei soggetti esposti e la valutazione della legittimità delle emissioni odorigene è un fattore estremamente complesso che va a coinvolgere criteri di tollerabilità e di soggettiva sensazione/percezione del cattivo odore, nonché criteri di salute e sicurezza e di tutela dell’ambiente.

In questi ultimi anni sono state sviluppate ed adottate alcune soluzioni per migliorare sensibilmente l’efficienza di captazione dei tradizionali sistemi usualmente utilizzati in discarica e tra queste soluzioni si dà rilievo a GAS STABILIZER, sistema innovativo brevettato a livello internazionale che funge da mente/cervello dell’intero sistema di captazione presente in discarica.

GAS STABILIZER è la tecnologia innovativa di ZERO3 che realizza l’automazione della captazione del biogas di discarica rispondendo alle indicazioni dell’UNI/TR 11917:2023.

Le discariche che hanno installato GAS STABILIZER hanno ottenuto grandi risultati sia in termini di incremento dei volumi di biogas captato, sia in termini di riduzione degli odori e delle emissioni GHG.

GAS STABILIZER può essere installato in tutta la discarica, anche in prossimità del fronte di scarico dei rifiuti, laddove le emissioni odorigene cominciano ad avere rilevanza.

Rispetto ai sistemi tradizionali, si colloca tra le stazioni di regolazione manuali (elemento 3.) e linee secondarie di trasporto biogas (elemento 4.) e può essere applicato sia in nuovi impianti di captazione, sia in impianti già esistenti.

L’innovativa tecnologia GAS STABILIZER ha dimostrato che oggi è possibile migliorare l’efficienza dei tradizionali sistemi di captazione usualmente installati in discarica, aumentare i quantitativi di biogas captato e quindi limitare l’impatto climatico e ridurre sino ad eliminare le emissioni odorigene e GHG.

Non dimentichiamoci che il biogas è una risorsa che, se avviata a recupero energetico, produce energia da fonte rinnovabile (Direttiva UE 2018/2001 – art.2, punto 1).

Cosa dicono i gestori che utilizzano GAS STABILIZER ↓

https://www.asetservizi.it/news/aset-spa-tra-i-vincitori-del-premio-innovazione-smau-2023-grazie-a-gas-stabilizer-il-sistema-di-captazione-del-biogas-sviluppato-a-monteschiantello-come-esempio-virtuoso-di-transizione-energetica/

https://www.smau.it/casi-di-successo/la-multiutility-aset-punta-sull-innovazione-per-offrire-servizi-sempre-pi-efficienti-e-green

https://www.zero3.cloud/ecologica-sangro-premio-smau-abruzzo-gas-stabilizer/

https://www.zero3.cloud/la-repubblica-ecologica-sangro-gas-stabilizer/

Gas Stabilizer

Sistema innovativo di automazione della captazione del biogas che ottimizza le prestazioni dei sistemi tradizionali di captazione incrementando l’efficienza di estrazione.
• Permette il monitoraggio e controllo in continuo e da remoto, in tempo reale, per ciascuna linea di captazione
• è modulare, scomponibile e può essere applicato a qualunque tipologia d’impianto collettore di biogas, sia nuovo che già esistente.